di Nazareno Orlandi
Il padel, il golf, la chiacchierata con Duplantis, le emozioni incredibili del Golden Gala, il trionfo di Grosseto e i sogni olimpici per il 2021. Tutto Edoardo Scotti (Carabinieri) nella puntata di questa settimana del talk di Atletica Tv. Trait d’union tra i principali eventi degli ultimi giorni, protagonista del successo nei 400 metri allo Stadio Olimpico in Wanda Diamond League con la migliore prestazione italiana under 23 di 45.21, e poi sceso per la prima volta sotto i 21 secondi nei 200 (20.95) ai Campionati Italiani Juniores e Promesse, Scotti si racconta a 360 gradi. In studio, con noi, il vice direttore tecnico azzurro Roberto Pericoli.
“Questo finale di stagione è stato veramente bello e quando sono tornato a casa da Grosseto mi sono detto ‘ma davvero è già finita?’ – le parole di Scotti – Ho voglia ancora di correre e di fare atletica. Ma è bene fermarsi e pensare alla preparazione autunnale. Negli ultimi giorni non sono riuscito a rispondere a tutti i messaggi arrivati su Instagram, ma lo farò: in un anno in cui i rapporti umani non sono stati come sempre, per forza di cose, mi avete fatto sentire tanto calore”. Ora è tempo di vacanza per Scotti: “Sto riposando ma a modo mio – spiega – dopo dodici anni senza toccare una racchetta da tennis sono andato a giocare con una amica, e ho perso. Molto meglio è andata ieri sera con il padel, ho scoperto di essere abbastanza bravo. Poi un bel sushi per cena. E stamattina peccato per il maltempo altrimenti sarei andato a giocare a golf, l’altra mia passione”.
Ripensare alla serata dell’Olimpico è da brividi: “Un’emozione unica – racconta – è la prima volta che vengo ‘buttato’ in un contesto nel genere. Certo non è la Diamond League degli anni passati, c’erano molte ‘non presenze’ a partire dagli americani, però che gara! L’ho rivista mille volte e con tutti gli audio possibili, da quello spagnolo, a quello inglese, a quello italiano, che mi ha fatto venire la pelle d’oca. Anche vuoto l’Olimpico è stupendo e quando ho sentito un po’ di tifo durante la rimonta sul rettilineo finale l’ho immaginato come mio, perché in tribuna c’erano praticamente solo italiani. Con il boato sarei impazzito: volevo festeggiare ma non sapevo con chi urlare e sono rimasto spaesato”. A Roma ha scambiato qualche parola anche con il marziano Duplantis: “Quando l’ho visto dal vivo a Tampere due anni fa non gli ho dato grossa fiducia. Poi l’ho visto saltare, e mi sono accorto che sbagliavo. E’ una forma d’arte”.
Tre giorni dopo Roma, per Scotti il progresso di Grosseto nei 200 metri: “Diciamo che sono partito ‘da quattrocentista’ per non dire che sono partito da ‘schifo’ rispetto agli altri. Nonostante sia stato il mio 200 migliore non mi ha pienamente convinto perché mi sentivo molto meccanico e anche il rettilineo non l’ho corso al top. Si può migliorare tanto. Sono convinto che sia fattibile il record della staffetta 4×400 e spero di poterlo correre insieme a Davide Re, Matteo Galvan e Vladimir Aceti. E a Tokyo vorrei esserci anche nella gara individuale, già a ventuno anni”. E quando il vice dt Pericoli si congratula con lui, è il riconoscimento più bello: “Essere considerato un esempio mi fa troppo piacere”.
Da Pericoli le meritate parole d’elogio: “Edoardo non è solo il trait d’union tra Golden Gala e Grosseto ma più in generale del progetto federale negli ultimi quattro anni. Un ragazzo giovane, di talento, che si sta incamminando verso il settore assoluto. Ben guidato dalla linfa giovane del suo allenatore Giacomo Zilocchi, si sta muovendo con personalità agonistica ed è veramente il fiore all’occhiello di quello che abbiamo cercato di fare in questi quattro anni. I presupposti per ottenere qualcosa di importante con la staffetta 4×400 ci sono tutti perché il gruppo sta crescendo e non possono essere taciuti i progressi di Aceti e Benati. I veterani Re e Galvan hanno qualche problema da risolvere ma li pensiamo tranquillamente pronti per la prossima stagione. E l’utilità di Edoardo in ottica staffetta è particolare perché va oltre i sei decimi di miglioramento del 2020: un quattrocentista che finisce la frazione con quella velocità genera un indotto che va al di là del progresso cronometrico”.
Il vice dt amplia l’analisi anche al momento favorevole che sta attraversando l’atletica azzurra, a partire da Yeman Crippa: “E’ stata premiata l’intuizione del presidente Alfio Giomi e del dt Antonio La Torre di inserire un 3000 nel programma del Golden Gala, che inizialmente non lo prevedeva. Da cosa nasce cosa, la gara è diventata appetibile a nomi di grandissimo spessore e mi piace sottolineare che Yeman abbia migliorato sia il record dei 5000 sia quello dei 3000 correndo in solitaria per lunghi tratti, senza che sia stato il frutto di un treno organizzato. Ha ancora più valore. Riguardo al Golden Gala, giù il cappello di fronte alla stagione di Luminosa Bogliolo e un plauso a Tortu e Jacobs: Filippo ha saputo programmare il 2020 in funzione di Roma ed è arrivato nella condizione migliore, Marcell ha ritrovato le risorse per essere adeguato alla circostanza”. Un’approfondita riflessione anche su Grosseto e sui talenti emergenti della nostra Nazionale. Per un futuro che sorride. Questo, e molto altro, nella puntata che è online.