La vigilia azzurra dei Campionati Europei indoor di Torun e il record italiano di mezza maratona di Eyob Faniel sono i due temi del talk settimanale di Atletica TV, che ospita anche un’intervista al presidente FIDAL Stefano Mei. La puntata mostra interviste e video inediti alla squadra italiana in arrivo in queste ore in Polonia, mentre nella seconda parte il microfono va al neo primatista italiano dei 21,097 chilometri Eyob Faniel collegato da Bassano del Grappa (VI). Ospiti il vice direttore tecnico Roberto Pericoli e il giornalista di Sky Sport Nicola Roggero.
“L’attesa, le emozioni legate a questi Europei sono simili a quelle che vivevo da atleta – le parole del presidente Mei, oro nei 10.000 negli Europei outdoor di Stoccarda 1986 – con la differenza che questa volta non scenderò in pista. I ragazzi sono pronti e determinati, e credo che la scelta di ampliare i numeri della squadra sarà produttiva; abbiamo voluto premiare la fame di gare dei nostri atleti e i risultati che hanno realizzato in questo inizio di 2021. Tanti giovani si sono affacciati alla ribalta con riscontri importanti e vogliamo dimostrare che l’Atletica Italiana è viva e ha iniziato questo nuovo quadriennio nel modo giusto. Il mio consiglio per loro è di non pensare alle medaglie in palio, ma di focalizzarsi sull’arrivare davanti di un centimetro o un centesimo, con tranquillità e determinazione. Sì, sicuramente era più facile affrontare i grandi eventi da atleta… ma spero che gli azzurri mi considerino ancora uno di loro. Sicuramente il mio amore per l’atletica è rimasto immutato”.
Fra gli italiani in arrivo a Torun c’è anche Paolo Dal Molin, argento sui 60 ostacoli a Göteborg nel 2013 che in Polonia si presenta con il terzo tempo d’iscrizione (7.55). “Per raccontare quello che mi è successo dal 2013 ad oggi – scherza Paolo Dal Molin – ci vorrebbe un’intera squadra di chirurghi e fisioterapisti. Ho superato infiniti infortuni ma il passato non importa, ora sono tornato ai miei livelli e mi aspetto grandi cose. L’importante era tornare in piedi e non mollare, e io non l’ho fatto. Non so dove mi porterà questa stagione, corro senza conoscere la destinazione finale, ma sono ambizioso, più di quello che pensate. Sono passati tanti anni eppure non me li sento addosso: mi sento congelato al 2013, solo con più maturità nell’affrontare le gare”.
Nella stessa gara sarà ai blocchi anche Luminosa Bogliolo: “Dovrò buttarmi nella mischia e cercare di uscirne mettendomi alle spalle più avversarie possibili, perché siamo in tante con tempi d’iscrizione molto vicini. Io non amo particolarmente la distanza indoor, ma in questo periodo apprezzo più che mai l’opportunità di gareggiare. Mi piacciono lo battaglia e la competizione, e viaggiare mi diverte, anche se in questi mesi è complicato. Sto cercando di migliorare su tutte le fasi di gara e qui a Torun punto al primato personale, anche se non è il mio primo obiettivo. Migliorare la partenza mi aiuterà ad essere più veloce sui 100 ostacoli”.
Dopo una carrellata tutta dedicata agli Euroindoor, la seconda parte di puntata è tutta per Eyob Faniel, l’atleta delle Fiamme Oro che domenica 28 febbraio a Siena ha fatto suo il record italiano della mezza maratona. “Dopo quello della maratona desideravo anche questo primato, perché la mezza è in assoluto la mia distanza preferita. Sono felice, anche se mi resta il sassolino nella scarpa di quei sette secondi che mi separano dal muro dell’ora. Lo considero già un obiettivo; non possiamo programmare la data della mia prossima gara, perché i calendari sono in evoluzione, ma in aprile vorrei tornare sulla distanza”. Continua: “A Kapsabet, in Kenya, mi sono allenato bene, proprio insieme agli atleti che hanno corso con me a Siena: Felix Kipkoech e Alex Kibet. La Tuscany Camp Half Marathon è stata organizzata in soli 15 giorni. Purtroppo il percorso – essendo tracciato all’interno di un aeroporto – non dava protezione dal vento e nel finale lo abbiamo accusato. I sette secondi che mi separano dai 59 minuti sono alla mia portata. Negli ultimi chilometri ho perso qualche secondo durante i rifornimenti di acqua e gel, più la stanchezza … sarà per la prossima volta, non mi dispiace migliorare un passo alla volta. Le scarpe in carbonio? In allenamento non le uso eppure i miei tempi sono nettamente migliorati. Le metto solo in gara, dove sicuramente danno un beneficio, ma di certo non sono la spiegazione al mio record italiano. Da atleta la mia impressione è che la spia della riserva, quella che ti avvisa che stai finendo la benzina, ora si accenda un po’ più tardi. Comincio a sentire la stanchezza solo intorno al diciassettesimo chilometro”.