La piccola Sophie? “Comincia a camminare. Mi alleno, torno a casa e dedico tempo a lei, togliendolo al mio hobby preferito che è dormire: lei mi ricarica più del sonno”. Lo stop di Antonella Palmisano? “Il nostro percorso doveva essere lo stesso, 35 km ai Mondiali e 20 km agli Europei, e invece in questo cammino mi mancherà un pezzo. Spero rientri presto e che possa recuperare per Monaco di Baviera”. Il rapporto con Patrick Parcesepe? “Più che mai nella ‘trentacinque’ di Dudince abbiamo gareggiato insieme, dialogando a ogni giro. Lo guardavo, gli dicevo ‘che facciamo?’, gli davo feedback sulle mie sensazioni. Sì, siamo in simbiosi”.
È una settimana che Massimo Stano non ha mai vissuto: mai due gare così impegnative e così ravvicinate, missione recupero lampo per conquistare il titolo italiano ad Alberobello domenica 1° maggio ai Campionati Italiani della 20 km nella sua Puglia, dopo la strabiliante vittoria nella classica di Dudince con 2h29:09 sulla nuova distanza internazionale della 35 km. Il campione olimpico trova il tempo per raccontarsi nel talk di Atletica TV, in compagnia della firma di Tuttosport Andrea Schiavon e rispondendo anche alle domande arrivate sul profilo Instagram di @atleticaitaliana: “Le gambe sembra stiano bene, ora speriamo non facciano scherzetti domenica”, le parole del campione olimpico delle Fiamme Oro, 30 anni, barese di Palo del Colle. “Domenica si gareggia a un’ora da casa mia, nella mia terra, e penso che ci sarà tanta gente a fare il tifo. Con Patrick abbiamo deciso che era giusto onorare l’evento tricolore e la Puglia. Foto, autografi, consigli, chiacchiere, dopo la gara sarò a disposizione di tutti”.
L’Olimpiade d’oro, il sogno realizzato, non lo ha cambiato: “Certo, la mia vita è migliorata, ma cambiata no. Ho fatto tanti incontri però è impagabile l’abbraccio con la mia famiglia al rientro dal Giappone. Mi piace stare tra la gente, ricordo il bagno di folla ai Campionati italiani cadetti di Parma nello scorso ottobre: con gli atleti più giovani mi sono comportato come avrei voluto che un grande atleta si rapportasse a me”.
“Dopo Alberobello – continua Stano – mi attende una gara di 10 km su strada a Madrid il 16 maggio. Lì ci divertiamo, come diciamo in gergo andiamo per ‘scannellare’, per pulire la marmitta, considerato che si terranno ritmi più veloci. E poi ci attende un periodo di raduno a Roccaraso in preparazione di Mondiali ed Europei e vedremo quali altre gare in Italia”. Più dell’oro olimpico cosa c’è? “Un doppio oro a Eugene e Monaco sarebbe fantastico seppur molto difficile. Ma ormai lo sapete, le sfide mi piacciono. Per non sentirmi appagato, continuo a pensare di essere arrivato secondo a Tokyo…”.