In una stagione dell’atletica che entra nel vivo, tra i protagonisti dell’ultimo weekend c’è Elena Vallortigara dopo l’esordio stagionale all’aperto con 1,92. L’azzurra del salto in alto, nel talk settimanale di Atletica TV, racconta le sue sensazioni: “Una misura che supero per la terza volta quest’anno – commenta la portacolori dei Carabinieri che ha esordito sabato sulla pedana di Arezzo – dopo esserci riuscita nelle gare indoor, in due occasioni, ed è la conferma di una buona condizione di base”. La trentenne vicentina, seconda italiana di sempre per essere salita fino a 2,02 nel 2018, è ripartita dalla stessa quota che durante l’inverno le ha dato il sesto posto ai Mondiali in sala di Belgrado, oltre che il titolo tricolore al coperto ad Ancona. “Ma spero di non farci l’abbonamento – sottolinea – perché vorrei crescere già nella prossima uscita, al Castiglione Meeting di domenica a Grosseto”. A dialogare con l’azzurra Nicola Roggero, telecronista di Sky Sport che quest’anno propone un palinsesto sempre più ricco di atletica.
“OBIETTIVO MONDIALI” – Sarà una calda estate, imperniata sul doppio appuntamento internazionale dei Mondiali di Eugene (15-24 luglio) e degli Europei di Monaco di Baviera (15-21 agosto). Per entrambe le rassegne Elena Vallortigara ha già messo al sicuro lo standard di iscrizione con 1,96 saltato l’anno scorso: “Posso concentrarmi sul lavoro con tranquillità, per essere al massimo della forma nei grandi eventi, ed è un aspetto enormemente positivo”. Sull’esordio aggiunge: “In pratica è stato un allenamento, con qualche modifica sulla rincorsa durante la gara perché non mi trovavo bene in pedana. Mi dispiace aver fatto tanti errori che mi hanno tolto energie. Ma l’ho chiusa con una misura discreta, che ormai sento mia, dopo essere stata un po’ limitata nelle ultime settimane da un problema al ginocchio. Dalla scorsa stagione sento di avere un approccio migliore, credo che si sia visto anche a Belgrado e questo mi dà ancora più fiducia”.
“NON MI ACCONTENTO” – Poi riflette sul suo percorso: grande promessa nelle categorie giovanili (bronzo mondiale under 18 nel 2007 e under 20 nel 2010) prima di alcuni anni difficili anche a causa degli infortuni e della successiva esplosione: “Ho cercato di recuperare quello che avevo perso, anche se mi sono potuta arricchire solo vivendo concretamente le gare importanti. Mi ero data un’ultima possibilità, trasferendomi a Siena per allenarmi con il coach Stefano Giardi, e con quel salto a 2,02 di quattro anni fa al meeting di Londra ho dato ragione a me stessa. Se mi fossi accontentata, avrei smesso. Ma credo che sia arrivato il momento di aggiornarlo, se penso a come sono migliorata nel frattempo sotto ogni punto di vista, fisico e mentale, ma anche nell’esperienza e nella motivazione”.
SU TAMBERI – Tanti gli argomenti della puntata, come la Diamond League: sabato a Birmingham andrà in scena la seconda tappa, dopo quella inaugurale di venerdì scorso a Doha dove tra gli altri ha esordito l’oro olimpico Gianmarco Tamberi con 2,20 in una gara condizionata dal vento. “Il salto in alto non è lineare – spiega l’azzurra – ma Gimbo ha una testa incredibile e una mentalità invidiabile. Ci siamo incontrati in raduno a Formia qualche settimana fa, mi diceva di aver bisogno di lavorare e probabilmente è ancora in quella fase”.